Sig. parroco.
[…] ho avuto una discussione alquanto accesa con un conoscente – mi permetto di non dirle il partito che predilige e vota – il quale pareva molto convinto che la Chiesa, o per meglio precisare, i suoi tribunali hanno bruciato sul rogo oltre cinque milioni di streghe negli anni bui del Medio Evo.
A me pare, più che un’esagerazione, una str… (scusi!) ma è vera questa cosa? Dove ha preso questi dati?
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Caro signore,
è una sfacciata bufala buttata là da qualche anticlericale, che spara cartucce senza accertarsi se siano ben cariche o siano salve. Per di più è anche un ignorante, perché gli anni del Medio Evo non sono stati affatto bui. Tutt’altro. La fandonia dei milioni di streghe comunque non attecchisce più come una volta: oggi la critica storica è diventata più seria e imparziale. Alla Chiesa cattolica si riconosce “un numero esiguo di condanne a morte” per stregoneria. Può leggerlo perfino su Wikipedia. Erano gli Stati che per opportunità socio/politiche non andavano per il sottile al riguardo. Ed era il popolo che spesso per paura o per ignoranza organizzava la caccia alle streghe e magari improvvisava roghi senza processi di sorta. Guarda caso è proprio per combattere questi soprusi che la Chiesa fu indotta a nominare degli “inquisitori” per appurare la verità delle accuse, non solo, ma inventò nuovi profili giuridici [come gli “avvocati difensori” e le giurie] per difendere gli imputati, anzi “le imputate”. La questione è intricata e complessa e non certo risolvibile con una lettera di risposta. Comunque il tentativo messo in atto di addossare alla sola Chiesa cattolica la colpa della caccia alle streghe è un’altra delle grandi falsità storiche. La cosa, poi, non è finita con il rogo dell’ultima strega avvenuto a Siviglia nel 1778; oggi in un Paese africano esistono villaggi denominati “Campi delle streghe”, praticamente veri campi di prigionia, dove vivono isolate più di 600 donne, accusate di stregoneria.