Giovanni 16,12-15: 12 In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13 Quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta La verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14 Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
(Bibbia Cei: versione 2008)
LETTURA (leggere con intelligenza e comprendere con sapienza)
Giovanni 16,12-15
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annunzierà”
(Bibbia Cei: versione 1971)
Esegesi
E’ BENE PER VOI (6)
Nel suo discorso di addio, prima della sua passione e morte Gesù promette ripetutamente che invierà lo Spirito Santo, che presenta come il Difensore dei discepoli, l’Avvocato, Colui che introdurrà i credenti in una nuova comprensione del mistero di Cristo. La dipartita di Gesù è un bene per gli apostoli, perché lo Spirito promesso verrà solo dopo la partenza di Gesù ed essi così avranno allora un Consolatore e un Interprete per capirlo meglio.
MOLTE COSE (12)
Gesù avrebbe da dire ancora tante cose, ma prima della sua glorificazione è impossibile ai discepoli penetrare il suo mistero.
LA VERITA’ TUTTA INTERA (13)
Lo Spirito renderà chiara la rivelazione piena di Dio, guiderà la riflessione della Chiesa e la farà entrare sempre di più nella comprensione del disegno di Dio.
CIO’ CHE AVRA’ UDITO (13)
Come ha fatto Gesù, così anche il Paraclito non parla da sé, ma annunzia solo ciò che sente da Dio.
VI ANNUNZIERA’ COSE FUTURE (13)
Lo Spirito renderà i discepoli capaci di leggere gli avvenimenti alla luce della fede e concederà anche il dono della profezia. Grazie a Lui ogni cristiano è “un profeta”.
PRENDERA’ DEL MIO. (15)
Lo Spirito non dirà nulla di più di ciò che Gesù ha proclamato, e, come ha fatto il Figlio, esprimerà solo il Padre (Gv 14, 10). Tra Gesù e lo Spirito c’è perfetta comunione. L’insegnamento del Paraclito è quello di Gesù, anzi il suo insegnamento è Gesù.
MEDITAZIONE (meditare con attenzione e ascoltare con amore)
L’ANIMA UMILE ILLUMINATA DALLO SPIRITO
Tu, dunque, anima fedele, quando nella tua fede t`imbatti in un piú occulto mistero, osa e di`, non per il desiderio di incontrare, ma di seguire: Come avvengono queste cose? Ma la tua domanda, sia la tua preghiera, il tuo amore e il tuo umile desiderio. Non cercare di scoprire in alto la maestà di Dio, ma cerca la salvezza di Dio, e ti risponderà l`angelo della sapienza. “Quando verrà lo Spirito che io manderò a voi dal Padre, egli vi suggerirà tutto e vi insegnerà tutta la verità” (Gv 14,26). “Nessuno infatti sa le cose dell`uomo, se non lo spirito dell`uomo che è in esso; e nessuno sa le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio” (1Cor 2,11). Sbrigati, dunque, a farti partecipe dello Spirito Santo. E` presente, quando viene invocato; se non ci fosse, non sarebbe invocato. E quando viene, viene con l`abbondanza della benedizione di Dio. E` fiume impetuoso, che letifica la città di Dio. E quando arriva, se ti trova umile, sereno e rispettoso della Parola di Dio, si poserà su di te, e ti rivelerà ciò che il Padre nasconde ai sapienti e avveduti di questo mondo; e cominceranno a brillare ai tuoi occhi quelle cose che i discepoli non riuscirono ad assorbire, finché non fosse venuto lo Spirito di verità, che avrebbe detto loro tutta la verità. Verità che non può essere rivelata da nessun uomo. E come è necessario che quelli che lo adorano, lo adorino in spirito e verità, cosí coloro che desiderano di conoscerlo devono cercare l`intelligenza della fede e il senso della verità nello Spirito Santo. Infatti nelle tenebre e ignoranza di questa vita ai poveri di spirito esso è luce che illumina, è carità che attira, dolce soavità; è lui che avvicina l`uomo a Dio; è l`amore di chi ama, devozione e pietà. Lui di fede in fede rivela ai fedeli la giustizia di Dio; quando dà la grazia e per la fede accolta dalla Parola di Dio dà la fede illuminata. (Guglielmo di Saint-Thierry, Speculum fidei)
RIVELAZIONE E ILLUMINAZIONE
Ritengo …che gli antichi, vivendo sotto la Legge, abbiano raggiunto una certa conoscenza della Trinità; non una conoscenza completa e perfetta, ma una “conoscenza parziale” (1Cor 13,9). Mancava loro, in effetti, nella Trinità, di conoscere anche l`Incarnazione del Figlio unigenito. Infatti, pur avendo essi creduto nella sua venuta, e creduto a tutti i beni che avrebbe dispensato; e quantunque lo abbiano annunciato, tuttavia non fu loro possibile vedere e raggiungere l`oggetto della propria fede: “Molti profeti e giusti” – disse il Signore ai suoi discepoli – “hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non l`hanno visto; ascoltare ciò che voi ascoltate, e non hanno potuto” (Mt 13,17). Difatti, mancava qualcosa alla loro fede, perché l`economia dell`Incarnazione non era stata ancora realizzata in Cristo. Ciò in cui noi ora crediamo come fatto e compiuto, essi lo credevano solo come futuro……hanno desiderato vedere ciò che noi vediamo e ascoltare ciò che noi ascoltiamo, ma non lo hanno potuto, poiché il Figlio dell`uomo non era stato ancora “innalzato” (Gv 3,15) e “la pienezza dei tempi non era ancora venuta” (Gal 4,4) ….Anche Gesú dice ai suoi discepoli: Non potete capire prima della venuta del Paraclito dello Spirito di verità, perché è per lui e in lui che si consuma la perfezione della Trinità. ….Ciò che è riservato allo Spirito Santo ancora non si manifesta che in uno stadio incompleto e intermedio. Difatti, è il Signore e Salvatore che predica la penitenza e la conversione al bene; è per suo tramite che viene concessa a tutti coloro che credono la remissione dei loro peccati, e che si compiono tutte le cose che vediamo tendere alla perfezione della decade; tuttavia, la perfezione e la consumazione di tutti i beni, è, alla fin fine, di meritare di ricevere la grazia dello Spirito Santo. Quale mai perfezione si potrà trovare in chi manca dello Spirito Santo, lo Spirito per il quale si consuma il mistero della beata Trinità? (Origene, In Jesu Nave, 3, 2)
DIO SOLLEVA IL VELO
Lo Spirito ci guida nella pienezza delle Verità, che è Dio stesso. Noi entriamo nel Suo Mistero ed Egli entra nella nostra vita. Questo entrare di Dio interessa prima di tutto la conoscenza. Nella religione biblica assume un’importanza capitale la rivelazione. E’ come il cadere del velo (rivelare). Il Dio misterioso e inaccessibile solleva una parte del velo che ci nasconde il suo volto e ne fa trasparire qualche raggio. La Bibbia è un’ampia documentazione di questo fatto: abbraccia 15 secoli per raggiungere in Cristo la chiarezza solare. (Mariano Magrassi)
CONOSCENZA DELLA VERITA
“La verità tutta intera” è l’insegnamento di Gesù, è Gesù stesso. Essa non può essere del tutto compresa dall’uomo. Dice Gesù ai suoi “ Non siete capaci di portarne il peso. Lo Spirito di verità guiderà alla verità tutta intera. Prenderà del mio. Tutto quanto il Padre possiede è mio. Lo Spirito Santo conduce “verso”, “dentro” la verità, guida in un progressivo viaggio verso il centro della verità, da una verità per sentito dire ad una conoscenza personale. La comunità cristiana con l’aiuto interiore dello Spirito è in grado di scoprire nei vari eventi le tracce dell’unico disegno di salvezza e può dare risposta alle necessità nuove e ai nuovi problemi della storia umana in cammino. Senza lo Spirito le parole di Gesù restano incomprese, non appaiono quali veramente sono, cioè parola di Dio. E’ lo Spirito è l’ autore di una conoscenza interiore, viva, attuale e progressiva della Pasqua di Cristo.
TUTTO PER L’ASSISTENZA DELLO SPIRITO
La Chiesa nel corso dei secoli, tende incessantemente alla pienezza delle verità, finché in essa giungano a compimento le parole di Dio. Tutto ciò avviene sotto l’assistenza dello Spirito Santo. (Dei V.n. 8)
DIO NELLA SACRA SCRITTURA
L’uomo amante dalla verità si guarda intorno e osserva la grandezza della natura e dell’uomo, scruta dentro di sé e scopre una profondità insondabile e un desiderio di amore e di felicità che hanno sapore d’infinito e non trova nulla in ciò che lo circonda che spieghi queste grandezze e soddisfi queste tensioni. Se riflette davvero arriva certamente ad aprirsi al divino, ma alla vera grandezza e al profondo mistero di Dio può condurlo solo la Rivelazione. Il Dio della Scrittura trascende totalmente l’uomo, ma non resta chiuso in questa trascendenza. Anima infatti dall’interno, più intimo di ogni intimità, ogni realtà umana. Spinge l’uomo che in lui vive, si muove ed esiste ad ogni grande impresa, come fece con Abramo, con i Profeti, con Maria. E’ un Dio imprevedibilmente diverso da come noi lo immaginiamo e descriviamo. Ogni possibile definizione di Lui è sempre inesorabilmente imperfetta e parziale. Solo in Cristo abbiamo l’immagine di Dio, sulla cui vita egli ci apre grandi spiragli. Così Dio ci appare in Cristo come Dio che sempre genera, conosce e ama, come Uno che da sempre dà e riceve in maniera infinita. Uno che da sempre vive. Ma non in modo solitario: è Uno, ma è Trinità. Confrontandoci ci accorgiamo con meraviglia che anche noi siamo fatti sul suo modello e a sua immagine. Noi pure conosciamo, generiamo e amiamo e, se facciamo ciò con lo stile di Cristo, realizziamo la nostra umanità che è appunto imitazione di Dio Trinità.
DIO E’ RELAZIONE
Dio non è una solitudine, ma una relazione. Questo traspare evidente anche dal brano del Vangelo proposto per questa festa, in cui si dice che “lo Spirito non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito”. La relazione è accoglienza e ascolto, in questo caso è come uno scambio che avviene al di dentro e che si travasa al di fuori. Dice ancora: “Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà”. Lo Spirito diventa allora luogo e forza di scambio e di dialogo, prende da Gesù, trasmette a noi, e piantando Gesù in noi e conservandone la memoria, rimanda su Gesù la gloria che gli è dovuta. “ “Tutto ciò che il Padre possiede è mio”: quindi il Padre ha donato tutto al Figlio e Gesù è colui che ha coscienza di ricevere questo dono. Ma insieme è lui che dona tutto se stesso agli altri e lo Spirito altro non è che l’amore di Dio effuso nei nostri cuori, cioè la possibilità per noi di amare come ama Dio, donando. La relazione genera relazione, lo scambio genera scambio. Questa è la vita della Trinità e questa è anche la vita cristiana. (Domenico Pezzini)
RAPPORTO D’AMORE
La più bella definizione di Dio è questa: “ Dio è amore” (1 Gv 4, 8). E’ amore per noi. Ma ancor prima è amore reciproco esistente tra le tre persone divine. E’ un amore che si concretizza nella mutua infinita donazione. Il Padre ha dato al Figlio il suo identico essere sostanziale. Lo Spirito Santo ha avuto dal Padre e dal Figlio la loro medesima, completa pienezza di vita. Il Figlio è del Padre perché da Lui generato e si dona a Lui e in Lui rimane. Lo Spirito Santo è del Padre e del Figlio, perché da loro procede, a loro si consegna interamente e in loro resta sempre. La Santissima Trinità poi è amore per l’umanità. Anche questa volta l’amore si concretizza nel dono. Il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito. Ma col Figlio conferisce alle anime lo Spirito Santo. Con tale misterioso acquisto l’uomo diventa dimora felice di tutte e tre le persone divine. (Raffa)
DIO AUTORE DI TUTTO
La Trinità di Dio è Realtà che trascende la nostra comprensione; eppure è profondamente calata nel suo tessuto vivo Il Padre è un Padre che interviene. La sua bontà lo spinge ad andare incontro alla miseria umana per consolarla. E’ una presenza attenta e straordinariamente attiva. Abbraccia tutto l’universo. Si estende a tutto l’arco del tempo, unificandolo. Egli è autore di tutto. Entrando nella storia, Dio vi introduce il dinamismo della sua vita intima. Il piano di salvezza che vi attua assume il movimento dei Rapporti Trinitari. Ogni bene ci viene dalla bontà del Padre. Cristo è il mediatore indispensabile, senza di cui nulla ci viene dato, e nessuno ha accesso al Padre. Il solo mezzo di contatto con Cristo è il suo Spirito, che abita in noi e ci arricchisce dei suoi doni,. Tutto (e la nostra vita anzitutto) ha in Dio la sua origine e a Lui deve fare ritorno. (M Magrassi)
PADRE, FIGLIO, SPIRITO SANTO
Gesù ha rivelato che Dio è Padre in un senso inaudito: non lo è soltanto in quanto Creatore; egli è eternamente Padre in relazione al Figlio suo Unigenito, il quale, a sua volta, non è Figlio che in relazione al Padre: “Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Mt 11, 27). Prima della Pasqua, Gesù annunzia l’invio di un altro “Paraclito” (Difensore), lo Spirito Santo. Lo Spirito che opera fin dalla creazione, che già aveva “parlato per mezzo dei profeti”, dimorerà presso gli Apostoli e sarà con loro, per insegnare loro ogni cosa e guidarli “alla verità tutta intera” (Gv 16, 13). Lo Spirito Santo è in tal modo rivelato come un’altra Persona divina in rapporto a Gesù e al Padre. (Catechismo Chiesa Cattolica 240- 243)
PROFESSIONI DI FEDE NELLA TRINITA
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente…..credo in un solo Signore Gesù Cristo,
Unigenito Figlio di Dio…. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita e procede dal
Padre e dal Figlio. (Dal simbolo di Nicea- Costantinopoli)
La fede cattolica consiste nel venerare un Dio solo nella Trinità, e la Trinità nell’Unità, senza confusione di persone, né separazione della sostanza: altra infatti è la persona del Padre, altra quella del Figlio, altra quella dello Spirito Santo; ma unica è la divinità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, uguale la gloria, coeterna la maestà. (Simbolo Quiqunque)
MISTERO CENTRALE
Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. E’ il mistero di Dio in se stesso. E’ quindi la sorgente di tutti gli altri misteri della fede; è la luce che li illumina… Tutta la storia della salvezza è la storia del rivelarsi del Dio vero e unico, Padre, Figlio e Spirito Santo, il quale riconcilia e unisce a sé coloro che sono separati dal peccato. (Catechismo Chiesa universale)
FEDE NELLA TRINITA
La fede cristiana è fede in Dio unico in tre persone. Il monoteismo trinitario è la più profonda delle verità religiose apportate dal cristianesimo, quella in ogni caso che la distingue sia dalla fede ebraica (il Dio unico), sia da quelle delle genti (più dei). Anche oggi, essa è la sua caratteristica di fronte a tutte le altre religioni del mondo ed è uno dei segni più persuasivi della trascendenza del mistero cristiano. Da soli infatti gli uomini non vi sarebbero mai giunti. (Raniero Cantalamessa)
TUTTO TRINITARIO
Se il mistero trinitario è la struttura più originale della fede cristiana, allora esso deve anche essere il suo criterio; tutto, in altre parole, nel cristianesimo, deve essere, in qualche modo trinitario, portare il marchio della Trinità, da cui promana e a cui conduce. In primo luogo la preghiera che, nella forma più genuina e più profonda, è sempre invocazione rivolta al Padre, per mezzo di Cristo, nello spirito Santo. (Raniero Cantalamessa)
Tutta la vita cristiana è scandita dal rapporto con le tre persone divine: battesimo, cresima, perdono dei peccati, consacrazione matrimoniale, tutto avviene nell’invocazione della Trinità. Ad ogni passo ci viene ricordato che viviamo sotto lo sguardo del Padre, buono e misericordioso, che siamo accompagnati, sorretti, ripresi, come i discepoli di Emmaus da Gesù, nostro fratello e amico, che è sempre con noi tutti i giorni, che operiamo illuminati e irrobustiti dallo Spirito. E’ questa presenza amorosa di Dio il segreto della nostra forza anche nelle prove della vita. (Giuseppe Pasini)
Un riflesso della Santissima Trinità lo ritroviamo particolarmente nella famiglia. Gli sposi si amano, il loro amore li fa “genitori”, cioè genera la vita dei figli. Anche nella famiglia c’è una circolazione di amore: fra gli sposi, dai genitori ai figli, dai figli ai genitori. Il Sacramento del Matrimonio, con la presenza misteriosa di Cristo, rafforza questo amore e lo rende capace di rendere visibile l’amore di Dio, quell’amore che è la stessa vita intima della Trinità. Anche nella famiglia è l’uomo che giudica se stesso: se rifiuta il progetto di Dio, che è amore che si dona, e invece pone al centro l’amore di se stesso, si condanna all’infelicità, si crea il suo inferno già sulla terra. (G. Nervo)
La parrocchia si muove nell’ottica trinitaria se, oltre a favorire il dialogo e la collaborazione tra i vari gruppi e associazioni, e oltre a dare la parola a tutti, valorizzando e coinvolgendo anche i poveri, si apre al territorio con spirito missionario. La Trinità è modello di ogni comunità. (Giuseppe Pasini)
PRESENTARE LA TRINITA CON LA VITA
Il Cristiano è chiamato a presentare la Trinità con la sua vita. Il mondo vedrà la bontà del Padre nel cristiano misericordioso che ama, intravederà il Figlio in chi è capace di giocare la propria vita per i fratelli e intuirà la presenza dello Spirito in colui che lotta per un mondo migliore. Vedendo un credente che cerca in tutto di imitare Cristo, perfetta immagine del Padre, il mondo si aprirà alla Trinità, la cui vita supera ogni morte e il cui amore supera ogni odio umano.
PREGHIERA (pregare la parola)
•E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie a Te, Signore Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Con il tuo unico Figlio e lo Spirito Santo sei un solo Dio, un solo Signore, non nell’unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Quanto hai rivelato della tua gloria noi lo crediamo e con la stessa fede, senza differenze lo affermiamo del tuo Figlio e dello Spirito Santo; e nel proclamare te, Dio vero ed eterno, noi adoriamo la trinità delle persone, l’unità della natura, l’uguaglianza della maestà divina. (Prefazio Solennità Trinità)
•Ti glorifichi, o Dio la tua Chiesa, contemplando il mistero della tua sapienza con la quale hai creato e ordinato il mondo; tu che nel tuo Figlio ci hai riconciliati e nello Spirito Santo ci hai santificati, fa che nella pazienza e nella speranza, possiamo giungere alla piena conoscenza di te che sei amore, verità e vita. (2° Colletta Solennità Trinità)
•O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero della tua vita, fa che nella professione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l’unico Dio in tre persone. (Colletta della Solennità della Trinità)
•Guarda, o Padre, al volto del tuo Figlio, e accogli la nostra preghiera: perché fortificati dal dono dello Spirito Santo, diventiamo segno dell’umanità nuova, partecipe del mistero uno e trino del tuo amore.
•Padre nostro, Dio vivente, mediante il tuo Santo Spirito, lo Spirito di Cristo risorto, vieni e aprici il cammino accessibile, sul quale capiamo che tu ci ami per primo, prima che ti amiamo. (Frere Roger)
•Amore del Padre e del Figlio, santa sorgente di ogni bene, Spirito Santo Paraclito. Dai tesori della Trinità, vieni, o fiume dell’amore, ad abbracciare i nostri cuori. Mostrati in essi dolce fiamma, lambisci i nostri cuori induriti, allontana il gelo che li opprime, spira su di noi e infiammaci col il tuo amore che ci divinizza. (Sequenza medioevale
•Ora in noi, o Santo Spirito, uno con il Padre e con il Figlio, sii sollecito ad entrare, riversandoti nei nostri cuori. Fa che attraverso te conosciamo il Padre e assieme a lui vediamo il Figlio e che crediamo in ogni tempo che sei lo Spirito di entrambi. (Ambrogio di Milano)
•Spirito Santo Dio, che hai rigenerato me con la nascita spirituale nel santo fonte battesimale, fa che io possa camminare con grande perseveranza nei tuoi giudizi, sia comprendendoli che compiendoli così da giungere a partecipare alla sorte dei tuoi eletti. (Giovanni di Portes)
•Poiché tu scruti, Spirito, le profondità di Dio, facci intravedere le loro ricchezze, introducici nel mistero del Dio che si rivela unico in tre persone. (Jean Galot)
•Spirito dell’Amore, della relazione divina gioiosa e misteriosa tra Padre e Figlio, vieni a immetterci nella corrente di questo amore inaudito che ricade si di noi creandoci e ricreandoci continuamente. (Cristiane Gaud)
•O Spirito Santo, fuoco dell’amore che scaturisce dal Padre che genera il suo Figlio, fuoco dell’amore che scaturisce dal Figlio che si dona al Padre, insegnaci ad amare sempre e da adesso, così come il Padre e il Figlio si amano in eterno. (Michel Hubaut)
•Tu che tutto trascendi, con quale altro titolo ti si può cantare? Come può la parola inneggiare a te? Te che nessuna parola può esaltare? Come può la mente contemplare te? Te che nessuna intelligenza può comprendere? Tu solo sei ineffabile, tu che creasti tutto ciò che è esprimibile. Tu solo inconoscibile, tu che creasti tutto ciò che conosce. Tutto dimora in te; tutto a te tende. Il fine di tutto sei tu, tu Uno, tu Tutto, tu Nulla. Né uno, né tutto sei tu¸ tu cui ogni nome si addice. Come ti canterò, se con nessun nome puoi essere chiamato? Le nubi che velano il cielo quale mente potrà penetrare? Sii a me propizio! (Gregorio Nazianzeno)
•Dio, o beata Trinità… Seme, Albero, Frutto, o beata Trinità. Tutto viene dall`Uno, tutto è per l`Uno, tutto è nell`Uno, o beata Trinità… Ingenerato dall`eternità, Generato da tutta l`eternità, Generato perché tutto sia eterno, o beata Trinità. Tu comandi di creare, Tu crei, Tu il creato ricrei, o beata Trinità. o Padre, sei per tutti la sostanza, o Figlio, per tutti sei la vita, o Spirito, per tutti sei salvezza, o beata Trinità… Colui “che ascende al cielo” è Cristo; Colui “che dal cielo discende” è sempre Cristo; Cristo non è dall`uomo, ma fino a lui si estende, o beata Trinità. Lui tutti preghiamo, e l`Uno noi preghiamo, l`Uno che è Padre e Figlio e Spirito, o beata Trinità. Liberaci, salvaci, giustificaci, o beata Trinità. (Mario Vittorino, Hym. 3)
CONTEMPLAZIONE (silenziosa accoglienza della parola di Dio)
AZIONE (assunzione di impegni concreti)
Viviamo sempre in maniera trinitaria, amandoci, come Gesù ci ha insegnato.