“il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?» ” (Gen 4,9)
La motivazione principale della proclamazione della santità di S. Maria Goretti fu il perdono concesso al suo uccisore. Ancora viva e cosciente, disse alla madre che l’assisteva: “Per amore di Gesù gli perdono; voglio che venga con me in Paradiso”; spirò il giorno dopo, 6 luglio 1902. Quando il suo uccisore uscì dal carcere nel 1928, andò da mamma Assunta a chiederle perdono e in segno di riconciliazione si accostarono entrambi alla Comunione, nella notte di Natale di quell’anno.
In secondo luogo, il proposito fatto a 11 anni, al momento di ricevere la prima comunione «di morire prima di commettere dei peccati».
Mt 6, 12 – e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Lc 11, 4 - e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore
Lc 18, 25-32 – Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato.
Lc 15, 25-32 – Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: «È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo». Egli si indignò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: «Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso». Gli rispose il padre: «Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Eb 4, 12-13 - La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.
DOMANDA: In questo punto della tua vita, in quale personaggio ti identifichi di più?
Le sette opere di misericordia |
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Corporali |
Spirituali |
Dar da mangiare agli affamati. |
Consigliare i dubbiosi. |
Dar da bere agli assetati. |
Insegnare agli ignoranti. |
Vestire gli ignudi. |
Ammonire i peccatori. |
Alloggiare i pellegrini. |
Consolare gli afflitti. |
Visitare gli infermi. |
Perdonare le offese. |
Visitare i carcerati. |
Sopportare pazientemente le persone moleste. |
Seppellire i morti. |
Pregare Dio per i vivi e per i morti. |