5. L’IMPORTANZA DELLA DONNA
“Maria era rimasta a piangere vicino alla tomba. A un tratto, chinandosi verso il sepolcro, vide due angeli vestiti di bianco. Stavano seduti dove prima c’era il corpo di Gesù, uno dalla parte della testa e uno dalla parte dei piedi. Gli angeli le dissero: Donna, perché piangi? Maria rispose: Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno messo. Mentre parlava si voltò e vide Gesù in piedi, ma non sapeva che era lui. Gesù le disse: Perché piangi? Chi cerchi? Maria pensò che fosse il giardiniere e gli disse: Signore, se tu l’hai portato via dimmi dove l’hai messo, e io andrò a prenderlo. Gesù le disse: Maria! Lei subito si voltò e gli disse: Rabbunì! (che in ebraico vuol dire: Maestro!). Gesù le disse: Lasciami, perché io non sono ancora tornato al Padre. Va’ e di’ ai miei fratelli che io torno al Padre mio e vostro, al Dio mio e vostro. Allora Maria di Màgdala andò dai discepoli e disse: ‘Ho visto il Signore!’. Poi riferì tutto quel che Gesù le aveva detto”.
Nella Mulieris Dignitatem, il sommo Pontefice afferma che: “Sin dall’inizio della missione di Cristo la donna mostra verso di Lui e verso il suo mistero una speciale sensibilità che corrisponde ad una caratteristica della sua femminilità. Occorre dire, inoltre, che ciò trova particolare conferma in relazione al mistero pasquale, non solo al momento della croce, ma anche all’alba della risurrezione. Le donne sono le prime presso la tomba. Sono le prime a trovarla vuota. Sono le prime ad udire: «Non è qui. E risorto, come aveva detto» (Mt 28, 6). Sono le prime a stringergli i piedi (cf. Mt 28, 9). Sono anche chiamate per prime ad annunciare questa verità agli apostoli (cf. Mt 28, 1-10; Lc 24, 8-11). Il Vangelo di Giovanni (cf. anche Mc 16,9) mette in rilievo il ruolo particolare di Maria di Magdala. E’ la prima ad incontrare il Cristo risorto. All’inizio crede che sia il custode del giardino: lo riconosce solo quando egli la chiama per nome. «Gesù le disse: “Maria”. Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbuní!”, che significa: “Maestro”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Maria di Magdala andò subito ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto» (Gv 20, 16-18).” Per questo essa venne anche chiamata «la apostola degli apostoli», Maria di Magdala fu la testimone oculare del Cristo risorto prima degli apostoli e, per tale ragione, fu anche la prima a rendergli testimonianza davanti agli apostoli. Questo evento, in un certo senso, corona tutto ciò che è stato detto in precedenza sull’affidamento delle verità divine da parte di Cristo alle donne, al pari degli uomini. Si può dire che in questo modo si sono compiute le parole del Profeta: «Io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo, e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie» (Gl 3, 1).
(Canto) Credo in te Signore
CREDO IN TE, SIGNORE, CREDO NEL TUO AMORE, NELLA TUA FORZA, CHE SOSTIENE IL MONDO. CREDO NEL TUO SORRISO, CHE FA SPLENDERE IL CIELO E NEL TUO CANTO, CHE MI DÀ GIOIA.
CREDO IN TE SIGNORE, CREDO NELLA TUA PACE, NELLA TUA VITA, CHE FA BELLA LA TERRA. NELLA TUA LUCE CHE RISCHIARA LA NOTTE, SICURA GUIDA NEL MIO CAMMINO.
CREDO IN TE, SIGNORE, CREDO CHE TU MI AMI, CHE MI SOSTIENI, CHE MI DONI IL PERDONO, CHE TU MI GUIDI PER LE STRADE DEL MONDO, CHE MI DARAI LA VITA ETERNA.
“(…) Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Và a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene “non ho marito”; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». (…) In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. “
Durante il suo sacerdozio, Padre Pio non si stanca di annunciare Cristo alle sue figlie spirituali nonostante le tante persecuzioni subite per il rapporto, da molti frainteso in modo malizioso, instaurato con le donne che accorrevano a lui per abbeverarsi “dell’acqua viva”, come la Samaritana con Cristo. E così come con Cristo la gente “si meravigliava che stesse a discorrere con le donne”. Ma annunciare il Vangelo per Padre Pio non doveva trovare alcun limite, anche a costo dello scandalo. Per lui la salvezza spirituale di ogni anima, quella maschile come quella femminile, era di fondamentale importanza, soprattutto per quelle che avevano peccato perché come lui stesso diceva: ”Alla vostra anima non manchi l’àncora della speranza in mezzo ai flutti delle tribolazioni”. Perciò, il Santo, soprattutto attraverso le sue ammonizioni, faceva in modo che le donne capissero che trovarsi vicine a Cristo voleva dire riscoprire se stesse nella verità che egli «insegna» e che egli «fa», anche quando questa è la verità sulla loro «peccaminosità». Da questa verità esse si sentiranno «liberate», restituite a se stesse: si sentiranno amate di «amore eterno», di un amore che trova diretta espressione in Cristo stesso.
(Canto) La vera vite
IO SON LA VITE, VOI SIETE I TRALCI: RESTATE IN ME, PORTERETE FRUTTO.
Voi come tralci innestati in me
vivete tutti nell’unità:
unica in voi è la vita,
unico in voi è l’amore. RIT.
Il tralcio buono che porterà
frutti d’amore vivendo in me
il Padre mio lo poterà
perché migliore sia il frutto. RIT.