Con i mesi di Settembre-Ottobre per i ragazzi e i giovani riprende un tratto significativo di percorso di crescita, soprattutto legato all’esperienza scolastica.
Siamo abituati a chiamarlo un “nuovo anno”: un tempo preciso che spinge verso la crescita e la maturità della propria vita. Un passo in avanti. In salita. Ol¬tre. Più in là di ciò che si è già conquistato.
Anche l’Oratorio-CG risente dell’avventura di crescita che i ragazzi vivono soprattutto grazie all’impegno della Scuola.
Proprio perché è “ambiente che educa alla vita”, l’Oratorio sente il dovere di promuovere i processi di crescita e di maturazione dei ragazzi. Lo fa rinnovandosi, guardando avan¬ti, verso tempi futuri, affasci¬
nato dalla possibilità di cambiare per afferrare il meglio. Con una certezza: Dio è il primo a solle¬citarci e a sostenerci per crescere verso quella “Vita buona” che segna il successo vero della nostra esistenza e che chiamiamo “santità”. “Santo” è chi rifiuta la mediocrità, chi non si accon¬tenta, chi si spinge “oltre” e riesce a immerger¬si nell’abbraccio di Dio, fino a confodersi total¬mente in Lui. Il “santo” diventa Dio.
L’Oratorio, su questo percorso, non può non impegnare tutte le proprie risorse. E’ la sua vocazione. E’ la sua missione.
L’Oratorio traduce questo impegno con una particolare attenzione che ha imparato da Don Bosco: spalanca le porte a tutti in modo gioioso e accogliente, perché abbiano l’occasione di riconoscere e accogliere un “dono” attraverso un ambiente sano, affascinante, costruttivo (“il cortile”) e valorizzi l’esperienza del “gruppo”, riconosciuto come luogo privilegiato dell’esperienza di crescita educativa. P.D.