Caro parroco,
Tu hai mai pensato al nostro inno nazionale italiano? Io sì. Non l’avevo mai ascoltato tutto, né letto tutto […] Mi ha malamente sorpreso la terza strofa dove c’è un’imprecazione:
“Uniamoci, amiamoci. L’unione e l’amore
rivelano ai popoli le vie del Signore
Giuriamo far libero il suolo natio;
uniti, per Dio, chi vincerci può?” […]
Lettera firmata
Caro signore,
Non le viene il sospetto che l’inciso tra due virgole (,per Dio,) voglia dire tutt’altra cosa? A stare alle parole che precedono (L’unione e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore) mi sembra che l’interpretazione sia ben altra da quella lei suggerisce. Più logica e sensata è la seguente: “Se siamo uniti nel nome di Dio, chi mai può vincerci?”. Occorrerebbe comunque vedere l’originale. Sì, perché anche la punteggiatura potrebbe essere sbagliata, o volutamente artefatta dagli anticlericali di allora che avevano in mano il potere… è il caso di dire che “per una virgola Martin perse la cappa”. Provi a togliere quella virgola maliziosa dopo “uniti” e vedrà che il testo fila più consequenziale al senso della strofa. Un’imprecazione lì ci sta… “come i cavoli a merenda”. Oltretutto l’inciso grammaticalmente è errato anche per quanto riguarda la seconda virgola. Se è vero, come lei scrive che quella è un’esclamazione imprecativa al posto della virgola dovrebbe andarci un punto esclamativo. Non le pare?