
“E fu sera e fu mattina: primo giorno.” (Gn 1, 5)
Qo 3, 1-8 Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Sal 89, 12 Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore
Che Dio sia amore, bontà, misericordia, benevolenza non è di difficile comprensione. Affermare che in Dio non c’è il male significa che è possibile attribuirgli tutte le qualità positive, elevate a livello massimo di pienezza, che l’uomo desidera. Ma che Dio abbia un cuore, questo è impensabile. Perché il cuore non è solo l’organo dell’amore, ma è l’organo del tempo. Molti pensano di amare lasciandosi guidare dal cuore. Ma se il cuore è senza tempo può condurre a comportamenti lontani dall’amore, se per amore intendiamo il vero bene dell’altro. Infatti il cuore non solo ama, ma rispetta. Il problema non è avere un cuore che ama, ma un cuore che rispetta i tempi dell’amore.
Se pensiamo alla storia dell’Antico Testamento ci accorgiamo che la vera regia di tutto non è l’amore, ma il cuore. Il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe avrebbe potuto chiudere la partita del suo amore per il suo popolo rapidamente: invece ha rispettato i tempi del suo popolo. La lettera agli Ebrei ci dice: “Quando venne la pienezza dei tempi”, cioè quando l’amore aveva rispettato i tempi. Se Dio ha rispettato i tempi del suo popolo vuol dire che ha rinunciato al suo potere. E Gesù di Nazaret ce lo ha rivelato. In Lui si è manifestato il cuore di Dio! Rispettare i tempi dell’amore è la via stretta delle nostre relazioni, da quelle di coppia a quella familiari, da quelle del collegio a quelle del tempo libero. Ma anche della mia relazione con Dio. Tutte le volte che diciamo ti amo con tutto il cuore, dobbiamo sapere che abbiamo scelto di amare rispettando i tempi. Tutti abbiamo bisogno di purificare il nostro cuore, di liberarlo dall’illusione che agendo nell’autenticità, nella libertà, nello slancio affettivo abbiamo raggiunto l’amore. L’amore si raggiunge quando i battiti del mio cuore sono ritmati dai tempi del vero bene dell’altro! Cari amici, voi vi preparate ad essere responsabili nella vita della Chiesa e della società. Da voi dipenderà se sarà possibile costruire la civiltà dell’amore, dove l’uomo viene rispettato e amato nella sua verità. Ma perché ciò avvenga dovete avere un cuore come quello di Gesù, imparando i suoi stessi sentimenti che sono ritmati dai tempi dell’amore. Nel tempo del riposo, cerca di verificare il tuo cuore, se è davvero capace di amare rispettando i tempi dei fratelli, come Dio rispetta i tuoi, trovando tempo per la riflessione e per la preghiera. (Mons. L. Leuzzi, Lettera agli universitari di Giugno 2013)
Kairos (καιρός) è una parola che nell’antica Grecia significava “momento giusto o opportuno” o “tempo di Dio”. Gliantichi greci avevano due parole per il tempo, kronos e kairos. Mentre la prima si riferisce al tempo logico e sequenziale la seconda significa “un tempo nel mezzo”, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale “qualcosa” di speciale accade. Ciò che è la cosa speciale dipende da chi usa la parola. Chi usa la parola definisce la cosa, l’essere della cosa. Chi definisce la cosa speciale definisce l’essere speciale della cosa. È quindi proprio la parola, la parola stessa, quella che definisce l’essere speciale. Mentre chronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa. Come divinità Kairos era semi-sconosciuto, mentre Crono era considerato la divinità del tempo per eccellenza.
“Promettere un amore che sia per sempre è possibile quando si scopre un disegno più grande dei propri progetti, che ci sostiene e ci promette di donare l’intero futuro alla persona amata” (Papa Francesco, Lumen Fidei 52)
Ognuno ha un metronomo, qualcosa a cui fa riferimento e che gli detta il tempo: è fuori di te o dentro di te?
Hai un tempo solo tuo, oppure riesci ad andare insieme ad altri? E quanto?