Avete inteso che si dice?
Sedutosi di faccia al tesoro, Gesù guardava la folla che vi gettava monete, e molti ricchi ne gettavano tante.Ma, giunta una povera vedova vi gettò due piccole monete, che fanno un quadrante.
Allora, chiamati i suoi discepoli, disse loro: “In verità, io vi dico, che questa povera vedova ha dato più di
tutti quelli che hanno gettato nel tesoro, perché tutti gli altri hanno dato del loro superfluo, ma essa, nella sua indigenza, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto il suo sostentamento. (Marco 12,41-44)
Che dire, dopo aver chiesto ai fedeli di contribuire alle spese per le opere di risistemazione del Tempio
Don Bosco? Dal Vangelo di Marco emergono contraddizioni e similitudini.
Certamente la contraddizione più evidente è che, oggi, i cosiddetti ricchi sono i meno generosi e difficilmente contribuiscono a progetti comuni su quella che è la Casa di Dio e di tutta la comunità. Forse perché abbiamo smarrito il concetto del “superfluo” e non riusciamo a privarci di nulla.
La similitudine è di un fatto realmente accaduto. Al parroco si presenta una vecchina, vedova e pensionata. Gli dice che anche lei vuol contribuire a rendere bello il Tempio Don Bosco, specie in questo anno Bicentenario della sua nascita. Non può versare molto, date le sue condizioni, ma si impegna a consegnargli, ogni mese, 5 Euro sottratti dalla sua pensione sociale.
Anche a distanza di oltre 20 secoli, Gesù è lì ad osservare il gesto della vedova e a fare, anche oggi, lo stesso commento: “Lei ha versato più di tutti, perché si è tolto anche quel poco che aveva per vivere”.
Tra non molto, avrà inizio la seconda fase dei lavori di restauro del Tempio. Tra gli altri interventi: gruppi bronzei, cappella del Crocifisso, impianto elettrico dei lampadari…