
Caro parroco,
io non approvo che lei i i sacerdoti in genere diano la comunione sulle mani. Non mi pare bello, anzi, le dirò che mi pare sacrilego. C’è chi si soffia il naso, e peggio ancora tira via le caccole dal naso, chi si gratta, chi s’aggiusta i calzini, chi suda , chi ha le mani sporche e il sottounghie nero di lerciume… E lei sa che potrei continuare.
(Lettera firmata)
Cara signora,
San Paolo scrive che Dio “annientò se stesso, assumendo la condizione di servo”. Il servo è colui che fa tutto quello che gli si dice, anche le cose più umili. “Il servo è come lo schiavo, nuota nello sporco”, ho letto in un articolo. Ebbene in quell’essere così poco attraente dobbiamo riconoscere il volto di Dio, perché anche lui ha la dignità di figlio del Padre e fratello di Gesù. Il Signore che è diventato pane per noi dovrebbe schifarsi di chi ha le mani sporche? Se le mani di qualcuno sono sporche ma cuore e anima sono puliti, costui ha una dignità infinitamente superiore a chi ha le mani profumate, il cuore indurito dal male e l’anima macchiata dal peccato. Quello è il vero sacrilegio. E non lo dico io, l’ha detto Gesù in maniera così chiara da non ammettere dubbi.
Le cito alla lettera il Vangelo: “Non è quel che entra nella bocca che contamina l’uomo; ma quel che esce dalla bocca, ecco quel che contamina l’uomo. 12 Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: Sai tu che i Farisei, quand’hanno udito questo discorso, ne son rimasti scandalizzati? 13 Ed egli rispose loro: [...] 14 Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; or se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa. 15 Pietro allora prese a dirgli: Spiegaci la parabola. 16 E Gesù disse: Siete anche voi tuttora privi d’intendimento? 17 Non capite voi che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è gettato fuori nella latrina? 18 Ma quel che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l’uomo. 19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. 20 Queste son le cose che contaminano l’uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l’uomo.