Parroco,
C’è la crisi e io non ho più soldi nemmeno per comprare la bombola del gas, perché non ho l’allaccio nella specie di casa che abito, e non c’è frigo, non c’è tivù, e non c’è telefono. Il frigo non me lo posso permettere, la tivù me l’hanno sequestrata, il telefono me l’hanno staccato. Tutti parlano di crisi adesso, ma io in crisi ci sono almeno da 20 anni. Dicono che ce ne sono tanti come me, ma alcuni ci marciano… [...] Le strade sono piene di macchine in doppia fila, i supermercati sono pieni di gente che compra, i negozi sono pieni di merci, i supertecnici i supercalciatori, i superpolitici, i superimprenditori [...] i soldi gli escono dalle orecchie…. Ma, c’è davvero la crisi? E poi voi la pagate l’ici? Almeno voi ditemi la verità.
(dalla conversazione con un parrocchiano)
La crisi c’è. Eccome. All’inizio anch’io stentavo a crederci. Tutti quelli che venivano in parrocchia a chiedere soldi credevo venissero a tastare il polso al nuovo parroco per vedere che cosa potergli spillare. A qualcuno (e anche a lei) ho detto: “Mi scusi, ma non le viene il sospetto di aver sbagliato porta? Il tempio è una chiesa non una banca e io sono un parroco non il direttore di un istituto di credito”. Ma la fila di coloro che non avevano e non hanno da pagare la bolletta della luce, il canone Rai, la tassa dei rifiuti, la parcella dell’avvocato, ecc. s’ingrossava e s’ingrossa ogni giorno, tant’è che ho qualche timore di recarmi nel l’ufficio parrocchiale perché mi ritrovo a fare il consulente
tuttofare, il procacciatore di lavoro, il questuante per conto terzi, ecc. A tempo perso anche il parroco.
Mi sono chiesto anch’io perché mai la crisi la debbano pagare più i poveri che i ricchi, perché i supertecnici e i superpolitici, i superimprenditori e i supercalciatori ma anche quelli non super), i megadirettori e i megaconduttori prendono cifre da capogiro e riescono sempre a farla franca, perché le Associazioni no profit (o presunte tali, o dichiaratesi tali), i sindacati, i centri sociali, ecc. non pagano l’ici e a me vengono a chiedere se la pago.
In fin dei conti è giusto che me lo chiedano visto che mi prendono per un banchiere… Ma nessuno si chiede quanto costa mantenere la basilica… quanti milioni di euro (avete letto bene!!!) ci vogliono per intervenire solo sulla cupola perché comincia a dar segni preoccupanti di vecchiaia, ecc. E so anch’io che c’è il racket che gestisce elemosinanti ed elemosine.
E perché c’è chi prende ogni mese somme spropositate e chi ogni mese deve arrabattarsi a sopravvivere, perché c’è chi può permettersi di frequentare il casinò e spendere somme da capogiro e chi non ha nemmeno il bagno in casa… Ebbene, caro signore, io non lo so il perché. Se questa è la giustizia umana, non mi rimane che sperare in quella divina.