L’organo è uno strumento aerofono, cioè funziona per mezzo d’aria.
Lo strumento più assimilabile come funzionamento all’organo è il flauto, in cui il musicista soffia nello strumento fornendo aria il più possibile costante, e modifica la posizione delle mani in modo che il flauto emetta la nota corrispondente ai fori tappati. Se sostituiamo ai polmoni del musicista un motore elettrico che fornisce aria costante, alle dita la tastiera e ai fori una canna per ogni foro, otteniamo l’organo a canne.
Se pensiamo che, sia suonando poche note con pochi registri (e quindi con poche canne che suonano) sia suonando molte note con molti registri (e quindi con molte canne che suonano e con una richiesta d’aria molto maggiore), tutto il sistema dell’aria deve garantire la portata costante del vento in ogni momento. Il nostro strumento ha quasi 5400 canne, quindi per garantire questo risultato, abbiamo tre componenti principali:
1) ELETTROVENTOLA
E’ una grande ventola azionata da un motore elettrico: girando vorticosamente, produce l’aria necessaria allo strumento per suonare. Il nostro organo ne ha 2, di cui una è dedicata alle tube ad alta pressione. Nella foto sotto se ne vede una, con subito dietro il primo dei mantici delle tube.
2) MANTICI
Sono dei grossi ‘soffietti’ (come quelli che si potevano vedere nelle vecchie officine dei fabbri) che hanno il compito di immagazzinare l’aria, inviata loro dall’elettroventola, e di stabilizzarla alla giusta pressione determinata in fase di costruzione dello strumento, per poter dare un afflusso di aria alle canne che sia continuo e stabile.
La loro forma è generalmente di due tipi: a cuneo (con movimento con fulcro laterale) o a lanterna (a movimento verticale). Il nostro organo è dotato di mantici a lanterna, e ne ha ben 17: 4 al recitativo, 6 al grand’organo, 3 al positivo e 4 per alcuni registri del pedale.
3) SOMIERI
Sono dei grandi cassoni in legno, chiusi ermeticamente, in cui nella parte superiore vi sono dei fori dove vengono infilate le canne. Hanno il compito di distribuire l’aria (inviata loro dai mantici) alle canne, nella maniera desiderata dall’organista. Ciò è possibile perchè al loro interno ci sono dei meccanismi che permettono di far suonare solamente quelle file di canne che l’esecutore ha programmato; per comprendere meglio: se in un somiere vi sono 5 file di canne (es. Flauto, Viola, Tromba, Clarino e Oboe) si può scegliere di far suonare solo quelle Viola e Oboe, e far rimanere mute le altre.
Perché tutto ciò avvenga senza problemi, è comprensibile che i somieri debbano essere costruiti con la massima precisione e con legno molto bene stagionato: la più lieve deformazione ne compromette il funzionamento, dando luogo ai tanto temuti ‘trasuoni’.
Le canne del nostro organo sono distrubuite su 19 somieri: 2 al positivo, 4 al grand’organo, 7 al recitativo e 6 al pedale.