
[Caro parroco]
[…] Perché dovrei aspettare che il magistero si pronunci nel valutare la Sacra Scrittura, quando invece dovrebbe essere la Sacra Scrittura che ci permette di valutare se il magistero è veramente infallibile? [… e] perché Dio ha fatto scrivere senza ispirazione un testo infallibile e ha fatto scrivere con la sua ispirazione una Bibbia fallibile?
Lettera non firmata
Il magistero non valuta la Bibbia, essa è già un valore intoccabile, non si cambia dunque il valore, non si “aggiusta” il “Libro dei libri”, né lo si riforma. Quello che cambia è la cultura del tempo… Dio si è adattato al tempo e al luogo, ha ispirato gli scrittori non per cambiare la loro cultura, il modo di vivere, le loro tradizioni, la loro storia, ma per affermare la sua esistenza: “Io sono colui che sono” non è un nome, è una affermazione. Ne conseguono ovviamente degli atteggiamenti e dei comportamenti suggeriti dalle famose “dieci parole”, cioè i comandamenti. I popoli viciniori del popolo ebraico adoravano idoli d’oro, di bronzo, di pietra, di legno: manufatti umani. Il popolo eletto adorava un Dio senza nome perché sapere il nome vuol dire autodefinirsi, mostrare la propria carta di identità… Così l’Inconoscibile diventerebbe conoscibile. Ma conoscere Dio vuol dire essere Dio.
Gli errori della Bibbia sono di ordine scientifico, storico, geografico, astronomico. Ma la Bibbia non è un libro di scienza, di storia, di geografia, di astronomia, né un centone delle tradizioni di un popolo. In buona sostanza la Bibbia afferma che c’è un Dio che crea, perdona, provvede, ama, salva… Nel contempo afferma che l’uomo non è Dio, è fallibile, ma è libero [la libertà è il dono più grande datoci da Dio] e perciò deve lottare contro il male, deve contare sulla misericordia del Creatore…
Quanto al magistero. Esso è infallibile in rarissimi e particolarissimi casi. Occorre distinguere tra magistero dogmatico e magistero pastorale. L’uno è rarissimo, l’altro è comune. L’uno è infallibile (basato sulle parole di Gesù: * pasci le mie pecorelle; * Ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli; * Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa). L’altro è fallibile.
Infine i dogmi veri e propri sono pochissimi (10 in tutto) e c’è da dire che una verità dogmatica può solo discendere dalla rivelazione divina.