[Caro parroco]
Di fronte al male, di solito la risposta è che noi uomini siamo dotati di libero arbitrio e siamo portati a fare scelte più o meno sbagliate, che non sono mirate al nostro vero bene. Ma vorrei fare un paragone: ogni papà buono lascia liberi i suoi bimbi di fare un po’ di esperienze, di cadere mentre imparano a camminare ecc. ma se il bimbo vuole buttarsi nel camino lo ferma subito.
Perché Dio non ferma nessuno dagli intenti malvagi, se noi siamo come bimbi nelle braccia di un Padre buono???
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Perché abbiamo tutte le possibilità di fermarli noi stessi i malvagi. Ci pensi un attimo: se li fermasse Dio, è come se Egli si rimangiasse quanto ci ha donato. Dio ha creato un capolavoro, non un pupazzo, ha consegnato una terra libera non una prigione a un uomo libero non a uno schiavo.
Certo poteva creare un uomo perfetto e guidarlo per sentieri senza ostacoli, ma allora addio libertà, addio meriti; addio vizi ma anche addio virtù; addio male ma anche addio bene; addio dolore ma anche addio amore: avremmo un bel mondo di fantocci, tutti perfettamente funzionanti perché eterodiretti; un mondo di automi con meraviglie di ingranaggi in perfetta sinergia, che non ti lasciano sbagliare di un et. Spiegavo questi concetti a un gruppo di ragazzini durante un campo estivo. Giunti a questo punto il più piccolo degli ascoltatori, che stavo per riprendere perché sembrava non ascoltarmi, esce fuori con un secco: “Sai che palle!”. Gli hanno battuto le mani. Li aveva convinti più lui con tre parole che io con tre quarti d’ora di spiegazioni. Nessuno vuole sentirsi un ominide pieno di meccanismi indistruttibili.