In un tempo di umanesimo piatto, non è lecito essere neutrali. È doveroso prendere posizione e andare a scuola dai salmoni che vanno controcorrente.
«Mamme e papà, imparate dai salmoni che vanno controcorrente! Sbarazzatevi dei copioni!» è l’invito perentorio che ci viene lanciato dallo psicoterapeuta Fulvio Scaparro. In un tempo di umanesimo piatto, non è lecito essere neutrali. È doveroso prendere posizione e andare a scuola dai salmoni che vanno controcorrente. È doveroso far emergere la collera buona, l’indignazione sana perché la terra torni a ‘produrre’ Uomini e non solo ‘gente’. In una società che ha più auto che idee; in una società che confonde ‘vitalità’ con ‘volgarità’, in una società che conosce il prezzo della cose e non il loro valore; in una società sempre più virtuale e sempre meno virtuosa, non vi è che un’unica strategia per evitare che l’umanità firmi la sua morte: la strategia dei salmoni, appunto, che nuotano ‘contro’.
È chiaro, dunque: nessun capriccio, né, tanto meno, nessuna arroganza, ma dovere morale di aprire gli occhi ad una società disorientata e sonnolenta. Oggi è arrivato il tempo previsto dal filosofo spagnolo Miguel de Unamuno: “Irritare la gente può giungere ad essere un dovere di coscienza!”. Oggi è tempo di dire basta alla nostra ipocrisia così fotografata da Indro Montanelli: “Al mattino siamo tutti indignati. Ed anche con convinzione. Alla sera siamo tutti davanti alla televisione a guardare la partita!”. Ma basta con le dichiarazioni di principio. Scendiamo sul pavimento e focalizziamo alcuni ambiti nei quali vogliamo mostrare la nostra ‘collera buona’.
Dunque:
• Noi andiamo ‘contro’ la moda, sempre più invasiva di accelerare e spremere i bambini. L’infanzia non è tempo perso: è un’occasione unica che non si ripeterà mai più per tutta la vita.
• Ci opponiamo alla eliminazione dei ‘no!’ che consideriamo le ringhiere indispensabili della vita per non precipitare.
• Non accettiamo che le feste di compleanno si trasformino in nozze anticipate!
• Ci opponiamo al ‘facilismo’ che azzera la volontà.
• Remiamo contro il trucco della ‘visibilità’: non è il camice che fa il medico, non è la forma che fa la salsiccia…
Sono alcuni esempi di educazione alternativa che vorremmo riportare in prima pagina non perché non abbiamo superato la fase dello sviluppo psichico dell’adolescente che si pone in quanto si oppone, ma perché siamo convinti che sovente andare ‘contro’ significhi andare ‘verso’: verso l’Uomo con la lettera maiuscola!
SIATE RIBELLI: PRATICATE LA GENTILEZZA
È solo il titolo di un libro, ma dice una cosa giusta. La prima cosa importante da insegnare ai figli oggi è la rara arte delle Buone Maniere e del rispetto. Solo così si può sperare di ingentilire una società sempre più volgare e violenta. Anche se è un vero andare controcorrente. Abbiamo la capacità di portare sollievo e benessere con la sola nostra presenza. L’amore, l’amicizia, la tenerezza sono realtà benefiche che aumentano ogni nostra attività. È questa la vera gentilezza.
Un bambino, Jonathan, mi ha raccontato che una volta, durante una gita con la scuola, stanco dopo una lunga camminata arrancava dietro a tutti, e si sentiva solo. Ma un compagno lo ha aspettato e lo ha incoraggiato: «Forza, Jonathan, che ce la fai!». E lui ce l’ha fatta. È bastato questo. Lui l’ha chiamato «un aiuto riscaldante»: un’attenzione, una parola gentile in un momento difficile. È forse ciò di cui tutti abbiamo bisogno, nel cammino della nostra vita, per il nostro prossimo passo avanti.
L’INDIGNATO
Accadde in Spagna, nel paese di La Rioja, al tramonto di un giorno della Settimana Santa, durante la processione pasquale. Una folla accompagnava, silenziosa, il passaggio di Gesù Cristo e dei soldati romani che lo castigavano a frustate. Una voce ruppe il silenzio. A cavalcioni sulle spalle del padre, Marcos Rabasco gridò al frustato: «Difenditi! Difenditi!». Marcos aveva due anni, quattro mesi e ventun giorni. La gente stava a guardare. I capi del popolo invece si facevano beffe di Gesù e gli dicevano: «È stato capace di salvare altri, ora salvi se stesso, se egli è veramente il Messia scelto da Dio». Anche i soldati lo schernivano: si avvicinavano a Gesù, gli davano da bere aceto e gli dicevano: «Se tu sei davvero il re dei giudei salva te stesso!» (Vangelo di Luca 23, 35-37). Un milione di volte al giorno, Gesù viene ucciso e nessuno si indigna.
LE MASSIME DEL MESE
• L’uomo è grande quanto sono grandi le cose che lo fanno andare in collera. (Paul Valéry, poeta francese)
• Se non ti prende l’ira quando è necessario, pecchi! (san Giovanni Crisostomo, padre della Chiesa)
• Tornate all’antico e farete del nuovo. (regola base di Giuseppe Verdi ai futuri allievi dei conservatori d’Italia)
• L’odio è la caratteristica dei nani; la collera è la caratteristica dei giganti. (Domenico Giuliotti, scrittore)
• Fossi papa, a momenti, l’ira metterei tra i sacramenti. (Giuseppe Giusti, poeta)
• C’è una rabbia santa e noi l’abbiamo lasciata cadere troppo. (Abbé Pierre, filantropo francese)
(Tratto da IL BOLLETTINO SALESIANO – Autore PINO PELLEGRINO)