
Egregio parroco,
Il papa Francesco I ha sbagliato perché ha messo alla pari, di fatto, cattolici e musulmani. Cioè ha messo insieme sullo stesso piano la vera religione e una religione falsa come l’Islam. Insomma ha messo insieme verità ed errore. E mi riferisco alla messa del Giovedì santo del 2013.
(Lettera firmata)
Caro signore,
No, il papa non ha messo sullo stesso piano verità ed errore, ma le religioni che credono nella unicità di Dio, le cosiddette le religioni del Libro: ebraismo, cristianesimo e islam, le religioni rivelate. È vero che i musulmani non riescono a capire come Gesù, figlio di una donna della nostra stirpe, possa essere contemporaneamente uomo e Dio eterno, immortale, unico. Noi insegniamo prima di tutto che a Dio tutto è possibile, se no non sarebbe Dio; e per capirci qualcosa con la nostra limitata ragione, usiamo il concetto filosofico/teologico di sostanza. In Dio unica e assolutamente semplice è la “sostanza”, ma è comune a tre “persone” (le chiamiamo “ipòstasi”) che perciò sono della stessa numerica sostanza (diciamo che sono “consustanziali”) e distinte in Padre, Figlio, Spirito Santo. Dio dunque è una sola sostanza (perciò è unico) ma in tre persone. La spiegazione non soddisfa, e meno male, se fosse perfettamente soddisfacente, cioè comprensibile alla nostra ragione, avremmo in pratica distrutto Dio. Se infatti la ragione umana, che sappiamo essere limitata, capisce perfettamente Dio, vuol dire che Dio è inferiore alla ragione umana… Il mistero è una garanzia dell’esistenza di Dio; quando in Dio non c’è più alcun mistero non c’è più nemmeno Dio. Tutto questo il papa lo sa bene e sa distinguere meglio di tutti noi le differenze tra le religioni, ma non era questo il suo intento. Egli voleva semplicemente dire che almeno tre religioni credono in un Dio unico.