Abbiamo riorganizzato la parte “evangelizzare”, mettendo in una pagina a se il “corso fidanzati” che la nostra parrocchia propone a chi si accinge ad intraprendere il sacramento del matrimonio.
Trovate all’interno tutto il percorso fatto, leggendo qui
Il musicista di chiesa, colui che suona o dirige o canta in una celebrazione, non è e non può essere una persona a caso. Che tipo di persona debba essere ce lo dice, ancora una volta, il Concilio Vaticano II con la Musicam Sacram, nell’articolo 67: “è indispensabile che gli organisti e gli altri musicisti, oltre a possedere un’adeguata perizia nell’usare il loro strumento, conoscano e penetrino intimamente lo spirito della sacra liturgia in modo che, anche dovendo improvvisare, assicurino il decoro della sacra celebrazione, secondo la vera natura delle sue varie parti, e favoriscano la partecipazione dei fedeli.”
Quindi il musicista di chiesa non è solo un musicista (perché non esprime se stesso ma è a servizio della liturgia), non è una persona passata di li per caso (perché deve sapere suonare o cantare o dirigere bene), avulso dal contesto (perché deve conoscere i fedeli che deve coinvolgere), e deve essere qualcuno che è “dentro” nello spirito della liturgia. Non è roba da poco, assolutamente. Ma quindi, chi può esserlo?
Chi è in grado di lasciarsi “formare”, in tutti i sensi: un discreto musicista si impara ad esserlo (esistono una marea di corsi in tal senso), un credente e buon cristiano si diventa (frequentando dei gruppi, cammini ecc), la responsabilità non la si cerca, viene data dal parroco o da chi per esso.
UN MINISTERO “DE FACTO”
Ma come mai tutta questa importanza? Perché è uno dei “ministeri de facto”, cioè attraverso l’opera del musicista di chiesa si ha la “gloria di Dio e la santificazione dei fedeli”.
Infatti un ministero si riconosce perché ha queste caratteristiche:
- Soprannaturalità di origine: nasce cioè da una vocazione che è dono e grazia dello Spirito Santo, il quale chiama qualcuno ad offrire la propria fatica per la Chiesa.
- Ecclesialità di fine e di contenuto: il ministero è un servizio prettamente ecclesiale, nella sua essenza e nella sua destinazione. Non può essere isolato ma deve essere inserito nella chiesa, intesa come comunità di fedeli.
- Stabilità di prestazione: non è un servizio temporaneo e transeunte, che chiunque, per richiesta o per generosità, potrebbe in una data circostanza offrire. Ma si nutre della stabilità e della responsabilità continuativa.
- Pubblicità di riconoscimento: il ministero, che sorge dal seno della comunità e vive per il bene della comunità, deve avere l’approvazione della comunità e, nella comunità, da chi deve esercitare il servizio dell’autorità
Inoltre, garantisce :
- la presenza della carità, che è il carisma eccellente e il più edificante atteggiamento interiore di servizio;
- la professione della vera fede
- la finalità e l’intenzione, limpida e sincera di collaborare all’edificazione della comunità cristiana;
- la volontà della comunione, della convergenza, e della compartecipazione nell’esercizio del proprio ministero in armonia con tutti gli altri. Solo così i ministeri lavorano per la pace, la forza e la fecondità della vita e della missione ecclesiale».
Ed entrambe le cose appartengono decisamente al musicista di chiesa! Ma allora, chi può farlo? E’ finita l’era del “chiunque può animare”? No, non è finita. Anzi, chiunque può veramente animare, ma non più alla buona: è finita l’era del “animo come viene, tanto Dio è contento comunque”, ma si sta riscoprendo il concetto che “a Dio si da il meglio, perché fa bene a noi”. Dunque, le persone si spera saranno le stesse, ma in un modo diverso. E questo modo non possono che andare ad impararlo.
COME ESSERE MUSICISTA DI CHIESA
Ricordatevi sempre, musicisti di chiesa: avete una responsabilità immensa. Attraverso di voi, passa lo Spirito Santo. Quindi, tenete sempre a mente i punti seguenti:
- suonare pezzi, anche facili, in modo ineccepibile (non improvvisati, di norma), come se fosse un’esecuzione davanti a chi è più di un sovrano;
- avere sempre la mente, lo spirito, il corpo e la vita rivolta a Dio, non per essere dei bigotti o dei poveracci senza arte né parte, ma, al contrario, per essere il meglio;
- essere forte nella spiritualità perché con il suono si trasmette quello che si è; in virtù di questa legge naturale se uno è banale comunica banalità pur suonando in modo ineccepibile;
- preparare i fedeli alla preghiera con la musica affinché aprano il cuore a Dio;
- essere umile riconoscendo a Dio i meriti di ogni nostra azione.
Fondamentale è suonare bene, anche con musiche semplicissime. È’ meglio tacere che suonare male, anche se ben intenzionati, perché altrimenti si disturbano i fedeli, si avvilisce la liturgia. La musica: o è fatta bene, allora apre le porte del Cielo, e ha la sua incredibile funzione positiva; o è fatta male, allora è meglio tacere, non sentirla. Piuttosto che pasticciare è meglio non suonare. C’è la via di mezzo, né bene né male: ma questa lascia indifferenti.
Per suonare divinamente non è sufficiente confidare nelle proprie forze, occorre chiedere a Dio di farci degni di questo onore, di essere strumento nelle Sue mani; di avere la forza, la concentrazione, l’ispirazione, la capacità, perché le note musicali vadano al cuore dei fedeli e vengano predisposti alla Sua azione.
Ecco allora, coraggio: perché Suonare per il Signore, con le condizioni dette, è un investimento in qualità
Don Bosco, nei vari viaggi che fece per vari motivi (per amore al Papa, per amore alla città eterna, per l’approvazione delle Regole della Società Salesiana, per le nomine e le temporalità dei Vescovi, per divulgare le Letture Cattoliche, per procurare i mezzi alle sue varie opere) soggiorno a Roma per quasi due anni. (Per approfondire vedi la sezione “Don Bosco a Roma“)
Nel Bicentenario, la nostra Parrocchia sta organizzando degli itinerari che vogliono ripercorrere alcune delle tappe del Santo. A breve in questa sezione e nella sezione “Pellegrinaggi” tutte le informazioni utili.
Per scoprire il significato, spesso ignoto ai più, dei segni che si usano nella Liturgia, abbiamo attivato una sezione apposita (potete trovarla qui)
Controllatela spesso: sarà aggiornata e arricchita di continuo.
Nella generalità dei casi ci siamo trovati cristiani senza averlo deciso. I nostri genitori hanno pensato che fosse un bene per noi inserirci nella famiglia della Chiesa. Una volta questo non faceva problema, oggi su questo dato ci si interroga: perché restare cristiani? Cristiani si è o si diventa? Si tratta per ciascuno di noi di scoprire personalmente il valore di un dono. Se si vuole rendere vitale l’esperienza del Battesimo, bisogna riscoprirne le ragioni e il significato e ricambiare possibilità e prospettive, che lo rendano più incisivo nella nostra storia personale.
Cel. Cari fratelli, nel giorno del vostro Battesimo foste segnati con il segno della croce perché poteste presto ascoltare la Parola di Dio e professare la vostra fede. Oggi iniziamo questa celebrazione nel medesimo segno di salvezza. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
Cel. Il Signore che ci ha chiamati alla vita e alla fede, sia con voi.
T. E con il tuo Spirito.
ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO
Dal Vangelo di Giovanni (3, 1-16)
C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: “Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui”. Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio”.
Gli disse Nicodèmo: “Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?”. Gli rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto.
Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”. Replicò Nicodèmo: “Come può accadere questo?”. Gli rispose Gesù: “Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Parola del Signore
Spiegazione della Parola di Dio
PROFESSIONE DI FEDE
Cel. Carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.
Cel. Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
T. Rinuncio.
Cel. Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
T. Rinuncio.
Cel. Rinunciate a Satana origine e causa di ogni peccato?
T. Rinuncio.
Cel. Rinunciate ad ogni forma di magia, di spiritismo, di cartomanzia, e di superstizione di ogni genere?
T. Rinuncio.
Cel.Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
T. Credo.
Cel.Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
T. Credo.
Cel. Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
T. Credo.
Cel.Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore.
T. Amen.
Uno alla volta ci si accosta all’acqua, si esprime a voce alta la propria professione di fede, si intinge la mano nell’acqua e si traccia il segno di croce dicendo:
Io … oggi professo con gioia dinanzi a voi la mia fede e ringrazio il Signore per essere stata battezzata/o nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Esprimiamo ora insieme il nostro grazie al Signore che con il sono del Battesimo ci ha resi sui figli:
O Signore, quando fui battezzato
ero un bambino inconsapevole.
Ora però so la grandezza del dono che mi hai fatto:
mi hai innestato in Cristo, tuo Figlio
immergendomi nella sua morte e risurrezione,
e sono rinato tuo figlio.
Mi hai inserito nella tua Chiesa, comunità di salvezza,
come membro attivo e responsabile,
mi hai dato un futuro e una speranza
nella fede e nell’amore.
Grazie, Signore!
BENEDIZIONE FINALE
Cel. Dio onnipotente, che ci ha fatto rinascere alla vita nuova dall’acqua e dallo Spirito Santo, benedica voi tutti perché, sempre e dovunque, siate membra vive del suo popolo, in Cristo Gesù nostro Signore.
T. Amen.
Cel. E vi doni la sua pace Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
T. Amen.
Il 7 giugno Festa in Piazza nel quartiere Don Bosco: “E…state insieme” è una Festa di Piazza che la Caritas di Roma promuove sabato 7 giugno in Piazza Don Bosco insieme alle parrocchie “san Policarpo”, “Don Bosco”, “San Stanislao”, “santa Maria Domenica Mazzarello”, “Assunzione” e “santa Maria del Buon Consiglio”.
Parteciperanno anche alcuni gruppi della nostra Parrocchia.
Per il dettaglio leggi qui
Abbiamo creato la “mappa del sito”: uno strumento indispensabile per capire come è strutturato il sito, curiosare un pò tra i vari argomenti o cercare qualcosa di specifico.
La trovate nel menù “Parrocchia” oppure nella barra in alto.
Eccoci arrivati alla seconda grande Festa della nostra Parrocchia: la festa liturgica di Maria Ausilitrice!
Le celebrazioni solenni saranno celebrate:
- il 24 maggio, ore 18.30
- il 25 maggio, ore 18.30, con a seguire la processione per le vie della Parrocchia
Trovate tutte le iniziative qui.
Eccoci arrivati al secondo, grande appuntamento parocchiale dell’anno: il mese di Maggio e la festa di Maria Ausiliatrice. Dal 2 al 31 Maggio, un mese intero di iniziative in occasione della festa liturgica di Maria Ausiliatrice.
Scoprite le tante iniziative, sia liturgiche che culturali, e venite venite venite!
Ci stiamo avvicinando a grandi passi al Bicentenario della nascita di Don Bosco, questo grande evento che coinvolgerà la famiglia salesiana per un anno intero.
Già sul sito trovate in home page il countdown e le prime iniziative. Consultate regolarmente questa sezione, troverete man mano tutte le news al riguardo che si terranno nella nostra parrocchia. La trovate nel menu sotto la voce “Parrocchia”, e cliccando sull’immagine di Don Bosco che è nella home.